mercoledì 8 maggio 2013

Diaria si, diaria no? Meglio un'assemblea che il sondaggio in Rete

Diaria si, diaria no. Il sondaggio sul tenere o meno una parte dei rimborsi elettorali finisce sul web e scatena una marea di polemiche. I parlamentari del Movimento Cinque Stelle si giustificano dicendo che l'unanimità su ogni argomento di discussione è pressochè impossibile poichè a dibattere sono 150 persone con altrettante teste.

Tutto legittimo. Ma due riflessioni vanno fatte. 1) la fedeltà alle indicazioni programmatiche, pubblicate sempre sul web dal movimento, non va disattesa se si vuol pensare ad un modo diverso di fare politica. In caso contrario si sfocia nella demagogia e nella più comune forma di antipolitica dove si promette ma non si mantiene. 2) il web si sta rivelando sempre più un'arma a doppio taglio per i grillini: sondaggi on line e streaming sono potenziali mezzi di democrazia digitale ma vanno utilizzati con le molle. Magari per il quesito "diaria si, diaria no", sarebbe stato più opportuno discuterne in assemblea e votare a maggioranza, magari per alzata di mano, l'ordine del giorno.

Si sarebbero risparmiati veleni e provocazioni mediatiche.

ANTIPOLITICA /2 - Il sindaco di una cittadina in provincia di Salerno, Battipaglia, avrebbe appaltato lavori ad una ditta gestita dai casalesi. Appalti per milioni di euro smascherati da un'indagine dell'Antimafia. Quel sindaco, ex Pd, ora Udc, aveva ricevuto il 55% dei voti dei suoi concittadini. Per accaparrarsi il consenso della gente in campagna elettorale aveva battagliato su trasparenza e lotta alla criminalità. Antipolitica allo stato puro.

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