Votare il candidato alla Presidenza della Repubblica attraverso una consultazione on line è un sondaggio utile a percepire gli umori della base nel Movimento Cinque Stelle, ma nulla di più.
A parte i disagi tecnici (erano preventivabili) il limite della Rete è parso evidente: su 8 milioni di persone che hanno sostenuto il Movimento di Beppe Grillo, quanti hanno partecipato alla consultazione? Una percentuale irrisoria e di certo non indicativa al punto da sfornare una rosa di nomi da spendere per il Quirinale.
La figura adatta a guidare la Presidenza della Repubblica va concertata e ragionata in maniera più larga, in un dibattito in cui sono coinvolte tutte le forze politiche. I nomi fuoriusciti dalle Quirinarie diventerebbero quanto meno più indicativi e autorevoli se portati all'attenzione di un tavolo a cui sono presenti tutte le forze rappresentative in Parlamento che secondo la Costituzione avranno il dovere di votarlo. Altrimenti quei nominativi non avranno mai peso e forza e resteranno il risultato di un esperimento che non ha peso specifico.
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